Review from Aristocrazia Webzine
January 30, 2017From: Aristocrazia Webzine
Published: January 29, 2017
Terzo album per i tedeschi Frigoris, che si rifanno vivi a distanza di tre anni dall'uscita di "Wind" con il concept album "Nur Ein Moment...". Per essere più precisi si tratta della prima parte di un viaggio intrapreso da un personaggio giunto al bivio, vicino a gettarsi sotto un treno, ma che in un solo momento (come espresso nel titolo del disco) viene catapultato all'interno del proprio mondo interiore, trovandosi faccia a faccia con i possibili scenari e le possibili consequenze scaturibili da tale fatidica decisione. Quale finale lo attende? Quello programmato? Oppure schiarendosi i pensieri il destino prenderà un'altra direzione?
Le sonorità plasmate nei pezzi ruotano attorno a questo attimo, così breve ma talmente intenso da sembrare infinito. L'agitarsi e la mutazione in corsa delle sensazioni che si accalcano nella mente e nel cuore del protagonista sono quindi elementi conduttori fondamentali per l'evoluzione della musica stessa. Il black metal, odiernamente meno pagano e più atmosferico, dai risvolti naturalistici e post-black con il quale dobbiamo misurarci sprofonda in maniera disinvolta e intima nell'animo, eppure non è poi immediato quanto possa sembrare.
Vi è una sorta di meditabonda e sinuosa formula che avvolge l'incedere elegante dell'apertura "Et In Arcadia Ego", corrotta dall'abrasivo cantato in lingua madre, che andrebbe assorbita in più passaggi per apprezzarne la pregevole fattura e la brillante capacità di turbare. Il dibattersi fragile e contorto di chi non ha certezza esplode nelle melodie epico-tragiche di "Himeros", mentre il dolore e la sofferenza assumono una conformazione più netta e aggravante nel greve passo scandito da "Trúwen". L'animosa ma malinconica "Lichtträger" diviene invece una infervorata fusione di queste sensazioni, nella quale emergono disagio e insicurezza dal senso di attanagliamento generale. Infine vi è un momento in cui lasciarsi cadere e cullare nell'agrodolce rete di "Persona", prima che l'umore depressivo rialzi la testa, liberandosi e spegnendosi successivamente nella più decisamente più amara "Station".
"Nur Ein Moment..." è un ascolto da metabolizzare, in cui le sfumature — come le brevi sessioni vocali quasi in parlato contenute in "Himeros" e le raffinate intrusioni del violoncello all'interno del già pregiato tessuto sonoro — fanno realmente la differenza. C'è però da sottolineare che le armi dei Frigoris vengono sfruttate al meglio, grazie anche all'ottimo supporto garantito dalla produzione pulita ed equilibrata che Daniel Heyn (Secrets Of The Moon, Primordial e The Ruins Of Beverast) ha donato all'album.
Un autore nostrano cantava «capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi emozioni»: sono proprio loro che guidano la musica dei Frigoris e che sicuramente vi attireranno verso l'ascolto.
Reviewed by: Gabriele Strano
Posted by Nick Skog. Posted In : Italian