Review from Metal Italia
Posted by Hypnotic Dirge Records on Friday, January 31, 2025 Under: Italian
From: Metal Italia
Published: October 9, 2024
Terza uscita in tre anni per gli italiani Notturno, progetto del polistrumentista Vittoriø Sabelli (Dawn of a Dark Age, Incantvm) che continua il suo percorso artistico attraverso una musica che striscia tra black metal depressivo e una buona dose di influenze classiche.Quella dei Notturno è però una proposta che si distacca abbondantemente dal tipico suono nero più atmosferico, lasciando invece che le pulsioni più estreme non diventino mai il fulcro dei vari brani, quanto piuttosto una delle tante caratteristiche.
Ciò che troviamo dentro i quasi quaranta minuti di questo “Our” è un’ulteriore evoluzione dei precedenti “Inside” e “Obsessions” verso un qualcosa di più organico e dal feel quasi acustico, anche nelle parti più estreme, che vengono usate per evidenziare i momenti più drammatici sorretti dalla voce pregna di disperazione della brava Kjiel.
“Inside” è un buon esempio di come si costruisce un brano su pochi ma efficaci melodie, abbellite da arrangiamenti di chitarre acustiche, in una triste marcia che aumenta la sua intensità verso metà, lambendo territori mai troppo estremi ma pregni di un disagio espresso da urla laceranti.
I Notturno dimostrano però anche di volersi addentrare in costruzioni più complesse, in cui strumenti classici come il clarinetto e il clarinetto basso fanno capolino tra il lento strisciare della lunga “Anymore”, le cui chitarre accompagnano un incedere quasi doom stemperato da note di pianoforte e un finale in cui la velocità si alza parecchio rispetto alla media dell’album.
Non mancano episodi decisamente metal, come la quasi strumentale “Paranoia”, in cui si accantona in parte la componente classica ed acustica in favore di un approccio più monolitico e pesante con tanto di blast-beat, dissonanze e intermezzi quasi ambient ad anticipare un finale inquietante, anche grazie ad un tappeto di strumenti classici subdolo e decisamente inusuale; è proprio questo, forse, il brano che presenta al meglio le potenzialità espressive dei Notturno.
La conclusiva “Doors” rappresenta invece l’altra faccia della medaglia, con un incedere cinematografico e ossessivo nel suo ripetere un tema principale, su cui si arrampicano partiture di fiati a rincorrersi ed un crescendo di chitarre quasi post-rock che accendono uno sparuto momento di violenza, prima di collassare in un finale languido, drammatico e, appunto, notturno.
Tra le varie incarnazioni dell’anima musicale di Sabelli, quella dei Notturno rappresenta sicuramente quella più intima ed emozionale, in cui il metal è utilizzato come ulteriore veicolo espressivo senza mai eccedere, ad esempio, negli abissi estremi di un progetto come Intantvm. Quello che sembra uscire dai solchi di questo “Our” è una mesta descrizione delle più desolanti emozioni umane, espresse attraverso una musica che vuole essere estrema più nella sostanza che nella forma.
Un lavoro non per tutti, leggermente sotto al precedente “Inside” per la dimensione delle idee espresse e che si trova pericolosamente in bilico tra due mondi (quello metal per l’approccio e quello classico per lo spettro di strumenti usati) rischiando di non accontentare pienamente nessuno dei due: una scelta comunque decisamente coraggiosa, meritevole di rispetto e capace di rendere degno di attenzione questo album.
Rating: 7/10
In : Italian