Review from Aristocrazia Webzine
Posted by Nick Skog on Monday, July 1, 2019 Under: Italian
From: Aristocrazia Webzine
Published: June 30, 2019
Se per la maggioranza di noi l’11 aprile non ricopre un significato particolare, così non deve essere per gli anonimi musicisti dietro al progetto None. Negli ultimi tre anni, puntuali come un orologio, hanno infatti scelto questa data per pubblicare il nuovo materiale, che nel 2019 è stato raccolto sotto il titolo Damp Chill Of Life. Nessun tipo di informazione traspare dalla consultazione del libretto, niente testi o foto che identifichino in qualche modo gli autori che evidentemente tengono molto all’alone di mistero nel quale la loro creatura è nata e sta crescendo. Solo dopo una ricerca nel mare magnum di internet, ho scoperto che si tratta di una coppia di musicisti provenienti dall’Oregon, e in particolare dalla città di Portland, luogo che negli anni ha saputo regalare agli amanti del metal non poche soddisfazioni (chi ha detto Agalloch?).
Fedeli a quanto messo in mostra nelle precedenti uscite, per il terzo anno di seguito i None accolgono l’arrivo della bella stagione con sette canzoni gelide e malinconiche come la foresta ghiacciata utilizzata per la copertina. Quasi 45 minuti di black metal dalle forti tinte depressive, nei quali però trovano spazio anche melodia e ampie parentesi che sfociano nell’ambient più cupa e intimista. Propria questa è l’arma vincente della formazione americana, capace di unire efficacemente la ferocia del black metal e il trasporto emotivo che la musica atmosferica riesce a trasmettere. Ogni singolo brano presente in Damp Chill Of Life riesce nell’intento di evocare un senso di tristezza e desolazione tale da lasciare profonde cicatrici anche nell’animo dell’ascoltatore più navigato. Difficile resistere allo stato di abbandono indotto dalle suadenti note di piano che introducono “Cease” o ai freddi riff che rendono “It’s Painless To Let Go” un vero anestetico per la mente.
A differenza della maggior parte delle uscite in ambito DSBM, Damp Chill Of Life gode inoltre di una produzione relativamente pulita che permette alle varie componenti, dalla voce straziante che sferza come un gelido vento le orecchie dell’ascoltatore alle evocative parti di tastiera, di rimanere distinte e comprensibili. Se dal punto di vista stilistico il duo di Portland non inventa nulla, ricordando in diversi frangenti Burzum dell’era Filosofem, è altrettanto vero che i None hanno gusto e talento a sufficienza per poter dire la loro in un genere sempre più inflazionato. La loro terza prova in studio si posiziona così, a mio avviso, un gradino sopra le due che la hanno preceduta, risultando più matura e profonda pur conservandone intatto lo spirito originario. Un album introspettivo, destinato a chi nella musica non cerca la pura violenza sonora ma piuttosto un momento di astrazione dal mondo, durante il quale l’immaginazione possa prendere il sopravvento su tutto il resto.
In : Italian
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