Review from Aristocrazia Webzine
Posted by Nick Skog on Tuesday, September 1, 2020 Under: Italian
From: Aristocrazia Webzine
Published: August 27, 2020
Una foresta, l’imbocco di un sentiero oscuro e una serie di figure incappucciate che sembrano scrutare da lontano proprio chi si ritrova ad ammirare questo paesaggio piuttosto onirico: questa è la scena che accoglie chi si appresta ad ascoltare Judgement, un viaggio introspettivo di poco più di un’ora intessuto dai canadesi Nachtterror. Si tratta del primo album del quintetto di Regina e, in base alle informazioni presenti su Bandcamp, rappresenta in realtà il frutto di un lungo lavoro di creazione e revisione iniziato nel 2008, appena due anni dopo la fondazione della band. Ciò non significa che, in questo decennio abbondante, i Nachtterror siano rimasti inattivi e cristallizzati: hanno infatti pubblicato due EP e uno split con gli Altars Of Grief , anticipando, fra l’altro, alcuni dei brani contenuti all’interno di Judgement.
La prima impressione che ho avuto ascoltando questo disco è di avere di fronte un’opera elegante e profonda, che si avvale di una miscela sapiente fra l’oscurità elaborata del black sinfonico e la malinconia del doom dai risvolti gothic che riporta alla mente soprattutto nomi come Paradise Lost, Draconian e My Dying Bride. Queste due componenti principali dialogano in modo molto efficace e ben congegnato per tutta la durata di Judgement, senza mai scadere nel melodramma. L’ascolto regala momenti evocativi e piuttosto accorati, non solo grazie ai tappeti di tastiera che creano atmosfere malinconiche, ma anche con l’uso della voce pulita senza particolari fronzoli (a questo proposito, cito “Behold The Terror”, che introduce il disco e viene ripresa, in modo più intenso, all’interno della title track). Questi passaggi melodici sono ben bilanciati da sezioni all’interno delle quali emerge in modo più prepotente l’anima black metal dei Nachtterror, come avviene nel caso di “A Forest At Night”, dove troviamo linee vocali più possenti, un riffing aggressivo e blast beat incessanti. Altre tracce che, a mio avviso, rivelano appieno l’anima di Judgement sono “Sea Of Dread” e “Beneath The Crimson Moon”.
Le sonorità scelte dai Nachtterror si legano molto bene anche al contenuto di Judgement: dal punto di vista concettuale, infatti, l’album introduce la figura di Walter, protagonista di una vicenda dai risvolti inevitabilmente tragici e oscuri, che lo condurrà a seguire una via impervia e a sacrificare persino la sua amata e il fratello, in nome di una divinità misteriosa che viene definita «Re dell’Aldilà, Sovrano del nulla» («King of the other side/ Ruler of none»). In realtà, la descrizione del disco chiarisce che si tratta della narrazione di un percorso metaforico, che dovrebbe condurre ciascun individuo a percorrere un sentiero oscuro, che lo porterà ad accettare i propri desideri e le proprie paure. Questo aspetto è rafforzato in modo eloquente dalla parte grafica, opera del chitarrista Lord Maelkleth, che ha realizzato anche le bellissime illustrazioni presenti sulle nove carte dei tarocchi che rappresentano ciascuna delle nove tracce e corredano l’edizione digipak di Judgement. Lord Maelkleth ha fornito qualche delucidazione in più sulla sua arte all’interno di questo video.
In conclusione, Judgement è un disco che merita di essere aggiunto alla propria collezione, sia perché si rivela molto valido dal punto di vista musicale, sia perché merita un plauso anche per l’aspetto estetico. Considerato il risultato finale, il lungo processo di elaborazione dell’opera risulta più che giustificato, ma ci auguriamo che i Nachtterror tornino a regalare presto altre perle oscure come questa.
Reviewed by: V Rain
In : Italian
Tags: "nachtterror" "nachtterror judgement" "judgement" "nachtterror symphonic black metal" "symphonic black metal" "saskatchewan metal" "canadian metal"