From: RockerStage
Published: February 12, 2019
Ho ascoltato attentamente queste cinque tracce, e a differenza di altri gruppi più rinomati, questo mi ha colpito per la sua particolarità di esprimere con cura tutte le fasi presenti con questi 5 brani.
Ognuno a se, ognuno mostra la sua parte più intima dove l’autore ci regala i suoi più profondi e delicati pensieri, l’arte del saper regalare all’ascoltatore sensazioni ed emozioni per le quali si ha la capacità di scrivere degli ottimi pezzi.
Sicuramente un intro molto accattivante, dove il suono e la durezza del tema porta il sound ad essere duro e aggressivo. Molto curato a livello di suoni, hanno dato senso ad ogni nota suonata.
Nel proseguire e con mio grande stupore, mi ritrovo ad ascoltare un pezzo quasi acustico, impronta della “Debolezza” che passa a noi tramite le note di una chitarra acustica accompagnata da “voci inquietanti e atmosfere morbide”(cit. l’autore).
Nel proseguire mi trovo quasi spiazzato da un’altra situazione irreale, un arpeggio quasi consolatorio e al tempo stesso enigmatico, come a descrivere uno stato di totale incapacità di realizzare la realtà, ma l’è stasi di ritrovarsi adagiato su un limbo di pensieri e distrazioni. Forse il pezzo che mi ha colpito di più per la sua semplicità ma al tempo stesso per la sua capacità di essere coerente con il tema proposto.
Anche gli ultimi due pezzi non son da meno, ma voglio precisare che l’essenza di questo album si può ricevere solo e sempre nell’ascoltarlo in maniera del tutto coinvolta e distaccata dalla realtà.
Abbine cura perché la via smarrita è sempre dietro l’angolo…